Il Teatro Re, opera del licatese geom. Filippo Re Grillo che lo realizzò tra il 1919 e il 1921 e che porta il suo nome. Fu voluto come luogo di cultura e d’intrattenimento della ricca e facoltosa borghesia di quel tempo.
Il foyer presenta tetto a cassettoni, dove sono raffigurati compositori e simboli musicali.
L’interno, che può ospitare circa trecento spettatori, ha forma di ferro di cavallo ed è costituito dal palcoscenico, dalla platea, da due ordini di palchi in stile liberty e dal loggione. Sull’arco del palcoscenico è affrescata l’aquila sveva, stemma cittadino, mentre ai lati in due medaglioni sono raffigurati i due musicisti siciliani dell’800: Vincenzo Bellini ed Enrico Petrella. Conclude il tutto un’iscrizione dipinta, il cui testo fu composto dal prof. licatese Carmelo Ripellino.
Con gli anni il teatro fu adibito anche a sala cinematografica e nel 1930, durante la proiezione di un film, per la paura di un incendio, gli spettatori timorosi scapparono e a causa della calca che si verificò all’uscita vi furono diversi morti con la conseguente chiusura del teatro.
Negli anni Sessanta, il teatro fu aperto parzialmente e nel 2003, come anche nel 2024, a seguito di un restauro completo, fu riaperto al pubblico.