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Il Museo Archeologico ha sede nell’ex monastero benedettino di Santa Maria del Soccorso, meglio conosciuto come Badia. È uno dei più ricchi ed interessanti della Sicilia e conserva numerosi reperti provenienti dal territorio di Licata.
Il museo si struttura in diverse sale secondo i periodi archeologici. All’ingresso si può notare la scultura lignea dell’Aquila sveva, stemma della città. Lungo il chiostro, a struttura quadrata del tardo ’500, vi sono reperti e sculture di un certo pregio, come le quattro virtù cardinali del XV sec., la statua di scuola gaginiana del 1470 della Madonna del Soccorso ed un grande phitos.
Le prime sale ospitano i reperti della preistoria, dal Neolitico al Bronzo Antico, dove si possono notare alcuni ritrovamenti eccezionali, come l’ossidiana e un osso a globuli, di cui si sconosce l’utilizzo. Significativa la raccolta di ceramiche provenienti dal sito della Muculufa, una collina situata nella valle del fiume Salso, a circa 20 chilometri ad est di Licata. Il ritrovamento di tutta questa ceramica fa presupporre che doveva esserci una grande produzione dovuta ad un unico artista, definito come il “Maestro della Muculufa” e che ha dato origine ad uno stile ben definito.
Molte statuine di divinità e di offerenti, anfore e vasellame greco contraddistinguono le altre sale, fino ad arrivare nella grande sala che ospita i reperti dell’età greco-romana di monte Sant’Angelo (IV – I sec. a.C.), dove secondo l’archeologia ufficiale era situata la polis di Finziade.
I reperti più eccellenti del museo sono rappresentati dal prezioso tesoretto, definito il “Tesoro della Signora”, scoperto nel 1998 all’interno di una delle abitazioni della polis. Si tratta di monete di età romana repubblicana del 215 – 217 a.C. e monili in oro, tra cui un raro esemplare di sakkos per raccogliere lo chignon.
L’atrio del museo è scelto particolarmente in estate per spettacoli, per rappresentazioni di commedie teatrali o per il memorial “Rosa Balistreri”, un concorso di canti e poesie popolari dedicati alla cantante folk licatese.