La chiesa di San Domenico in origine la chiesa era dedicata a Sant’Antonio Abate ed era gestita dalla confraternita della SS. Trinità. Agli inizi del XVII sec. la chiesa fu ceduta dalla confraternita ai Padri Domenicani, cosicché venne dedicata a San Domenico.
La chiesa si presenta con un elegante prospetto realizzato nel 1754 e con una larga scalinata che ne permette l’ingresso.
La chiesa, ad una navata, è adornata alle pareti da diverse tele di ignoto pittore siciliano del XVIII sec. raffiguranti Santi appartenenti all’Ordine Domenicano. Due tele di interessante valore di Filippo Paladini degli inizi del XVII sec. raffigurano “Sant’Antonio Abate e storia della sua vita”, che richiama al titolo originario della chiesa, e la pala dell’altare maggiore “La Trinità e Santi”. A sinistra del presbiterio è la tela raffigurante “La strage degli innocenti” di ignoto pittore siciliano del XVIII sec. che si è ispirato alla celebre opera omonima del fiammingo Rubens.
Del convento dei Padri Domenicani rimane solo un ampio cortile e il portale d’ingresso, sul cui arco è riportato lo stemma dell’Ordine.